Come adattare il nostro discorso al pubblico che abbiamo di fronte

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Come adattare il nostro discorso al pubblico che abbiamo di fronte

Avete mai provato a parlare delle incredibili prestazioni di una fiammante auto sportiva durante un convegno sull’ ecologia e il trasporto sostenibile? Se la risposta è no avete fatto la scelta corretta, continuate a non farlo!

Al di là di possibili errori macroscopicamente evidenti come quello appena visto, l’analisi dell’audience è una componente fondamentale da tenere in considerazione per ottenere un discorso di successo, senza rischiare di non essere compresi o annoiare il pubblico.

La domanda da porci è quindi: A CHI PARLERO’?

A chi parlerò? Mi capirà?

Avere un’idea precisa di chi sarà il nostro audience gioca un ruolo fondamentale nella preparazione e pianificazione del nostro discorso. Età, tipo di formazione, status socio-economico, orientamento sessuale, cultura ed etnia sono tutti fattori da tenere in considerazione durante la stesura del nostro speech.

Capire con chi ci confronteremo, ovviamente, non significa creare dei discorsi volti esclusivamente a soddisfare le aspettative ed assecondare le convinzioni dei nostri ascoltatori. Lo scopo principale è infatti quello di prevedere come loro si porranno nei confronti del nostro discorso per capire come adattare al meglio la nostra presentazione e risultare più convincenti e comunicativi.

Se il nostro pubblico sarà un gruppo omogeneo di individui, ad esempio i sostenitori del medesimo partito politico o persone facenti parte di una precisa associazione culturale, ci possiamo aspettare che essi avranno, almeno su certi argomenti, il medesimo punto di vista e le medesime aspettative.

Ecco allora qualche punto da tenere sempre in considerazione:

  • Età: cerchiamo di capire il nostro target adeguando il nostro stile. Parlare di tecnologia con un gruppo di “nativi digitali” risulterà certamente più semplice che affrontare gli stessi argomenti con persone che non usano strumenti elettronici quotidianamente. Nel primo caso potremo dare per implicite e conosciute molte informazioni riguardanti le nuove tecnologie, nel secondo caso servirà soffermarsi in modo più approfondito sui concetti base per facilitare la comprensione del nostro discorso. L’età influenza anche le esigenze e le aspettative del pubblico, cerchiamo di comunicare il nostro messaggio utilizzando stili e argomenti compatibili e vicini a chi ci ascolta.
  • Formazione: il background scolastico del nostro pubblico è altrettanto importante, non solo in relazione al registro linguistico da utilizzare ma anche per ciò che concerne le modalità comunicative. Un gruppo di ingegneri sarà naturalmente più incline ad apprezzare un discorso supportato da elementi tecnici come statistiche e dati. Lo stesso discorso potrebbe invece risultare inadatto e stucchevole per chi ha un’educazione meno scientifica. In questo caso potremo arrivare in modo più diretto attraverso esemplificazioni e casi pratici.
  • Etnia: senza arrivare a generalizzazioni fuorvianti anche questo elemento gioca un ruolo importante per la buona riuscita del nostro discorso. Uno speaker italiano con una cultura ed una sensibilità, di conseguenza, eurocentrica potrebbe trovare difficoltà nel farsi comprendere a fondo su alcuni argomenti da un’audience proveniente da culture asiatiche o mediorientali. In questi casi sarà necessario, in primo luogo, capire e studiare la cultura di chi ci ascolta.

Come si può ben immaginare le variabili da tenere in considerazione sono molteplici e risultare efficaci al 100% nei confronti di ogni singolo ascoltatore è probabilmente un’impresa impossibile perché la sensibilità individuale può variare molto anche all’interno di gruppi omogenei e coesi. Tuttavia, al di là di queste esemplificazioni, considerare l’attitudine, le convinzioni e i valori del nostro pubblico è sempre un buon modo per sviluppare una comunicazione efficace!

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Nicolò B

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